Quante volte prendiamo un antibiotico senza pensarci troppo?
Eppure, dietro una semplice compressa c’è una storia incredibile che ha cambiato il corso della medicina. Stiamo parlando della penicillina, il primo antibiotico scoperto per puro caso e capace di salvare milioni di vite.
Ma cosa rende questa sostanza così speciale? Scopriamolo insieme.
Indice dei contenuti
1. Che cos’è la penicillina?
2. La scoperta accidentale
3. L’impatto sulla medicina
4. Conclusioni

1. Che cos’è la penicillina
La penicillina è un antibiotico naturale prodotto da funghi del genere Penicillium.
Esistono diversi tipi di penicillina, tra cui la penicillina V, che può essere assunta per via orale, e la penicillina G, somministrata principalmente tramite iniezioni. Agisce contro batteri Gram-positivi come Streptococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes e Clostridium perfringens. Tuttavia, non è efficace contro batteri Gram-negativi e infezioni virali.
Oggi, troviamo la penicillina in molti farmaci utilizzati per trattare infezioni batteriche come polmoniti, faringiti, otiti e infezioni della pelle.
È disponibile sotto forma di compresse, iniezioni e sospensioni orali.
2. La scoperta accidentale
Nel 1928, nel corso di alcuni studi sull’influenza presso la St Mary’s Hospital Medical School, oggi parte dell’Imperial College London, il medico scozzese Alexander Fleming si accorse che una muffa si era accidentalmente sviluppata su una piastra di Petri che ospitava una coltura di staffilococchi.
Attorno alla muffa era evidente un’area libera dai batteri.
Da queste osservazioni, Fleming dedusse che la muffa, un fungo del genere Penicillium, produceva una qualche sostanza dal potere battericida che chiamò penicillina.
Grazie al successivo lavoro del patologo australiano Howard Walter Florey e del biochimico di origine russa Ernst Boris Chain, nei primi anni ’40, la sostanza fu purificata e resa disponibile come antibiotico, una scoperta che avrebbe rivoluzionato la storia della medicina e ridotto la perdita di vite umane durante la Seconda Guerra Mondiale.

3. L’impatto sulla medicina
Prima della scoperta della penicillina, infezioni comuni come polmoniti, sifilide e setticemia erano spesso mortali. Ferite e infezioni che oggi consideriamo banali potevano portare a gravi complicazioni o persino alla morte.
La penicillina inaugurò l’era degli antibiotici, trasformando profondamente la medicina moderna e rendendo possibili interventi chirurgici complessi, trapianti d’organo e terapie intensive.
Oltre a combattere infezioni acute, la penicillina ha reso possibili cure efficaci per malattie croniche e interventi come il trattamento di infezioni post-operatorie e il supporto durante la chemioterapia. La sua scoperta ha inoltre migliorato il controllo delle epidemie, riducendo drasticamente la mortalità dovuta a infezioni batteriche diffuse.
Da allora, la ricerca sugli antibiotici ha portato allo sviluppo di farmaci più potenti, come l’amoxicillina e le cefalosporine, utilizzati ancora oggi per combattere una vasta gamma di infezioni. Tuttavia, il suo impatto non si limita alla medicina clinica: la penicillina ha influenzato anche la ricerca scientifica, spingendo verso la creazione di nuovi farmaci e terapie sempre più avanzate.
4. Conclusioni
La scoperta della penicillina dimostra quanto la scienza possa progredire grazie a intuizioni casuali e al desiderio di conoscenza. Oggi, rimane uno dei simboli più potenti dell’innovazione medica, ricordandoci che la ricerca scientifica è la nostra migliore difesa contro le malattie.